Durante le vacanze estive, come vi ho detto nel mio precedente post, mi sono dedicato anche alla lettura; mi lancerò quindi nella recensione di un libro che ha come protagonista un aereo oramai scomparso il Boeing 314 Super Clipper.
Si tratta del libro " Notte sull'acqua " di Ken Follet, di ben 500 avvincenti pagine.
Cercando di non rovinarvi la lettura del libro posso dirvi che il romanzo narra di un ipotetico volo eseguito da Londra a New York nel giorno successivo allo scoppio della seconda guerra mondiale. Dico ipotetico volo perché l'aereo eseguì veramente questa rotta durante la sua vita ma ma tratta fu sospesa all'inizio della guerra.
Si intrecciano le vicende di alcuni passeggeri che per motivi diversi devono scappare dal territorio britannico, il romanzo si tinge di giallo fin dalle prime battute del libro grazie ad un misterioso passeggero.
Tralasciando ora la storia che si dirama nelle sue pagine il libro spiega, in modo romanzato, come avveniva il volo transoceanico nel 1939; eravamo agli albori del volo sull'oceano e la Pan America eseguiva questa rotta in "appena" 30 ore a bordo del più lussuoso idrovolante mai costruito.
Si deve infatti pensare che ad un normale transatlantico occorrevano più di 5 giorni per raggiungere le coste Americane, pertanto era un vero e proprio record.
Il volo non si svolgeva in un solo decollo ed atterraggio, ma si eseguivano più scali, dall'Inghilterra si arrivava in Irlanda poi si iniziava la trasvolata per Terranova per uno scalo tecnico per poi ammarare a New York.
I passeggeri avrebbero dormito sull'oceano mentre l'equipaggio ne controllava la rotta mediante l'osservazione delle stelle nel cielo.
Da quanto ho capito, leggendo il romanzo, la quota di volo non doveva essere molto alta perché ad un tratto lo scrittore dice che sorvolando l'oceano incrociarono un transatlantico a che dalla cabina passeggeri potevano vedere le luci della nave e scorgere le figure dei croceristi sul ponte che attendevano il loro passaggio.
A conferma che la quota non era molto alta, nel libro si può leggere che nel volo l'aereo si trovò a passare nel bel mezzo di una tempesta oceanica che non gli permetteva di capire la rotta causa l'occultamento del cielo da parte delle nuvole.
Ovviamente Follet, per scrivere questo romanzo, si è fatto aiutare da chi aveva veramente volato su questo aereo e fatto alcune ricerche storiche.
Bella la narrazione del primo decollo, con la minuziosa descrizione dei rumori e delle sensazioni avvertite dai passeggeri; interessanti anche i dettagli tecnici sull'ammaraggio che poteva avvenire solo su acque calme e che non avrebbero lasciato scampo se costretti ad un ammaraggio di fortuna in pieno oceano Atlantico.
Tirando le somme il libro è interessante e ne consiglio la lettura anche solo per capire come era fatto e come avveniva nel 1939 una traversata oceanica.
Ecco alcune immagini del protagonista il B314 Clipper
Happy Landings
I-LAIR
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